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La Barcellona autentica del Poble Nou
a due passi dalle spiagge più belle della città

Su Poble Nou (ed in generale su tutta Barcellona) il vento delle Olimpiadi del 1992 soffia ancora forte. E’ cominciata allora, infatti, la rinascita di questo quartiere sul mare che consigliamo vivamente a chi è già stato a Barcellona e/o ha voglia di vivere una zona autentica della città, dove incrociare barcellonesi (invece di comitive di turisti) e passeggiare su una rambla (più piccola e meno famosa della sorella del centro) sgombra da venditori ambulanti e chioschi bazar, respirando ancora l’atmosfera di un paese di provincia (fu annesso alla città solo nel 1872). E, dulcis in fundo, a due passi da spiagge belle e meno affollate di quelle della Barceloneta. Platja del Bogatell, per esempio, è così larga da ospitare anche campi di beach soccer e pallavolo, grandi marciapiedi sui quali sfrecciano roller bladers e sculture di arte contemporanea.

Le fabbriche circondate da fumi inquinanti hanno chiuso una dopo l’altra ed i vecchi edifici popolati da operai sono stati riqualificati e rigenerati strizzando l’occhio alla ecosostenibilità. Chi decide di trasferirsi qui è pronto a pagare caro tutto questo restyling: i prezzi sono arrivati al livello di quelli dei quartieri più accorsati.

Cominciamo la nostra visita dalla Torre Agbar dell’architetto francese Jean Nouvel, che delimita il quartiere. Vi consigliamo di andare ad ammirare dal basso (non si può visitare) i suoi 142 mt di materiali degradabili e alta tecnologia, dopo il tramonto, quando l’illuminazione impreziosisce i riflessi marmorizzati.

Stessa firma anche per il polmone verde di questa zona: il Parc Central del Poble Nou, circondato da un muro dal quale sbirciare all’interno attraverso gli enormi oblò. Un triangolo di cinque ettari, in cui si alternano grandi distese a piccoli spazi raccolti creati dalla vegetazione. Un luogo fresco e distensivo, dove gli abitanti della zona passeggiano con cani o bambini al seguito, ed utilizzano per allenarsi di corsa o in bici.

Durante la vostra permanenza, perdetevi nei vicoli intorno alla rambla di quartiere. Vi imbatterete in piazzette alberate, come la splendida Plaza de Prim, dove sedersi alla panchina, rinfrescarsi alla fontana o fermarsi ad ascoltare le voci dei bimbi del vicino asilo . Uno dei nostri angoli preferiti, che per decenni è stato punto di ritrovo di pescatori ed operai.

Per una bella passeggiata tra piccole boutique, botteghe artigianali e negozi di alimentari che vi faranno presto dimenticare le catene internazionali, percorrete di mattina Carrer de Maria Aguilò. Parallela alla Rambla del quartiere, alberata e pedonale, questa deliziosa via commerciale vi darà l’impressione di essere in una cittadina di provincia e non di certo nella trafficata e multi-cultural capitale catalana.

Noi abbiamo soggiornato nel Hostal Poblenou (www.hostalpoblenou.com), a due isolati dal mare ed a pochi metri dalla rambla del quartiere. Se avete dimenticato il telo per la spiaggia, nessun problema, li troverete in reception. Mercedes aprì nel 2002 il primo b&b di quartiere, ristrutturando un edificio storico del 1930, ma lasciando inalterata l’atmosfera d’altri tempi data dai pavimenti a mosaico, dalle porte in legno, dai balconcini affacciati sulla strada, dalla scala di marmo nel grande portone e dal patio verde dove fare una colazione a base di prodotti freschi (lo yogurt ed i pancake sono una delizia) e di grande qualità (dimenticate i cornetti imbustati ed i succhi di frutta industriali). Ve lo consigliamo vivamente.

Nello slargo ad angolo, prendete posto ai tavolini all’aperto o sulla panche di quelli all’interno del Cafè Blu, gestito da Marco e da altri quattro soci tutti orgogliosamente napoletani. Dinanzi ad una birra del posto (l’artigianale Almogaver) ed una bruschetta con verdure e formaggio brie, è facile fare amicizia con gente del posto o scambiare quattro chiacchiere con italiani che a Poblenou si sono trasferiti da tempo. Non abbiamo assaggiato le pizze, ma vista l’origine partenopea dei ragazzi che lo gestiscono, non potranno che essere squisite.

Qualche isolato in direzione opposta al mare, sempre sulla Rambla, un altro posto che qui si definerebbe “lleno de onda” (pieno di fascino): Monopol (monopol.cat/). Lo spirito di social club è evidente anche nella programmazione (oltre che nell’arredamento): serata swing tutti i mercoledì, torneo di calciobalilla ogni quarto giovedì del mese, musica dal vivo e DJ set nei weekend, partite del Barça in diretta e vermouth musicale tutte le domeniche a mezzogiorno. Affacciatevi al bancone ed ordinate, riceverete il necessario per apparecchiare (posate, bicchieri e tovagliette). Convenienti e gustose le combinazioni di colazioni, brunch e tapas. Consiglio low cost: il menù fisso del pranzo a 7,50 euro vale fino alle 20. Scommettiamo che a cenare alle 19 sarete in tanti?

Info: www.visitbarcelona.com


Testi  Maristella Mantuano

Foto  V. Liotine




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