Ande argentine: montagne di sette colori e saline grandi come laghi
Esistono luoghi dove il tempo pare essersi fermato e dove l’orgoglio delle proprie origini, affondate nella terra arida sulla quale sopravvivono solo i cactus, prevale anche sul senso di appartenenza alla nazione. Uno di questi è il NOA: Nord Ovest Argentino.
La più grande città di questa zona è Salta. A 1200 metri di altitudine (bassa dunque rispetto alle altre), ai piedi del monte San Bernando (meta di una bella escursione in giornata), Salta è stata soprannominata “la linda” (la bella) per la conservazione eccellente dell’architettura coloniale.
Aggirandosi per il centro, si è circondati da palazzi aristocratici, balconi di legno intarsiato, cancelli di ferro battuto e cortili fioriti con sorgenti d’acqua. Oltre che, per gli amanti dello shopping, deliziosi negozi di artigianato locale tradizionale o rivisitato da designers contemporanei. Dall’animata e verde piazza centrale (9 de julio) potrete visitare la bella cattedrale con la statua della Madonna in lacrime che fece cessare il terremoto del 1692, ammirare la facciata in legno dell’arcivescovado e spingervi di fronte all’imperdibile Museo d’Archeologia di Alta Montagna. Qui, tra l’altro, potrete osservare da vicino le mummie perfettamente conservate di due bimbi ed una ragazzina, ritrovate nel 1999 sul vulcano Llullaillaco (6.739 mt). Storditi con l’alcol, venivano poi interrati con oggetti che portavano nell’aldilà: la loro morte per ipotermia era un’offerta agli dei. Uno dei bimbi ha addirittura un rigonfiamento sulla guancia: stava masticando foglie di coca. Un’abitudine che sopravvive: le foglie di coca sono in vendita ovunque. Le masticano tutti, grandi e piccini, turisti e locali, perché aiutano a sopportare meglio l’altitudine come tradizione millenaria insegna. Non sono vietate visto che non hanno il potere stupefacente della cocaina.
Lasciando Salta in direzione Jujuy e superando anche quest’ultima, si arriva nella splendida e selvaggia Quebrada de Humahuaca (patrimonio dell’umanità), anche conosciuta come valle dei pittori per i tanti colori delle sue montagne. La prima sosta che vi consigliamo è a Purmamarca, un paesino di mille abitanti avvolto in un calma assoluta: la piazza centrale lastricata con i suoi venditori ambulanti ed il millenario algarrobo negro (acacio gigante) accanto alla chiesa sono il punto di partenza per lo splendido sentiero (3 km) tra le montagne ed il cimitero variopinto (passando per una piccola mostra fotografica in una casa tra galline, pecore e cani). A 75 km, una distesa bianca a perdita d’occhio, impossibile da ammirare senza gli occhiali da sole: le Salinas Grandes, dure da poterci passare sopra con l’auto.
Dopo una notte di sosta a Huacalera, spingetevi fino a Humahuaca, il paese andino più celebre d’Argentina: a 3000 mt di altitudine anche solo passeggiare per le vie del centro vi farà venire il fiatone. Se vi piace il fuoristrada, spingetevi fino ad Iruya, paesino in cima al monte, raggiungibile attraverso 3 ore di strada sterrata e piccoli ruscelli. Un viaggio faticoso dunque ma che resterà tra i migliori della vostra vita.
DOVE DORMIRE
SALTA - Esistono luoghi dove tradizione e charme, tecnologia e storia si fondono. E’ il caso del Kkala Hotel Boutique. In un rione residenziale, vi permetterà di concedervi, nell’intimità della vostra stanza, un idromassaggio vista città circondati da candele, un bagno in piscina riscaldata sul terrazzo o una delle più deliziose colazioni della vostra vita nel giardino d’inverno. Dalle ceramiche ai tessuti, dalla gabbia degli uccelli alle scale in ferro battuto, tutto è frutto di una commistione di gusti ed esperienze delle due amiche che lo gestiscono. www.hotelkkala.com.ar
HUACALERA - I colori del carnevale, la sacralità della Pacha Mama (Madre Terra) ed una buona dose di design contemporaneosono la ricetta del Huacalera Hotel, sulla strada che attraversa la Quebrada de Humahuaca. Unico hotel dell’omonimo paesino, è stato ristrutturato nel 2008 da una famiglia di Buenos Aires. www.hotelhuacalera.com
IRUYA - Nella parte più a nord del paese, circondato da montagne, l’hotel Iruya offre un alloggio di buona qualità a 2.713 mt. Fermatevi a guardare le stelle sulla terrazza (ottima anche per cena e colazione): sono così vicine che sembra di poterle toccare. www.hoteliruya.com
PURMAMARCA - Un villaggio andino intorno ad una piazza centrale tra ruscelli e pietre. Così è stato ideato l’hotel La Comarca, appena fuori dal paesino Purmamarca. Nell’unica suite e nelle due case potrete addirittura accendere il vostro camino privato o concedervi un asado (barbecue) nel patio. La suggestiva illuminazione notturna compensa la vista sulla montagna alle spalle di giorno. www.lacomarcahotel.com.ar
COME ARRIVARE
Il Noa argentino è facilmente raggiungibile con l’aereo da Buenos Aires. Vi consigliamo due compagnie di qualità che servono Salta, Tucuman e Jujuy. LAN (www.lan.com) è una compagnia che collega Salta e Tucuman all’aeroporto cittadino di Buenos Aires (Aeroparque) . Ha 82 anni di esperienza ed è scelta da 45mila passeggeri al giorno. ANDES (www.andesonline.com) collega invece Jujuy a Buenos Aires Aeroparque (e viceversa) via Salta. Offre sia voli di linea che charter anche per altre destinazioni.
COME SPOSTARSI
Negli aeroporti e nei centri città di Salta, Jujuy e Tucuman (o su internet: www.hertz.com) potrete rivolgervi al leader del noleggio auto in Argentina (e non solo) per andare alla scoperta del Noa in totale libertà. La compagnia Hertz abbina la qualità internazionale ed i migliori standard di servizio. La moderna flotta di veicoli per tutti i gusti e le tipologie viene rinnovata ogni sei mesi. Con un piccolo supplemento potrete ritirare l’auto in luogo e riconsegnarla in un altro.
Maristella Mantuano
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