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- Parco Avventura Castel di Sangro
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- Villetta Barrea
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- Museo del lupo a Civitella Alfedena
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- Parco zoologico a Pescasseroli
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- Snowtubing park a Pescasseroli
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- Camping del Sole
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- Campeggio Le Quite
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Nel cuore dell'Abruzzo, tra cascate, montagne ed avventure
Il cuore del cuore. La verde regione dell’Abruzzo è una delle più centrali d’Italia e le sue montagne sono il fulcro di tanta bellezza. L’entroterra è costituito da parchi nazionali e riserve naturali costellate di paesini medievali e rinascimentali abbarbicati su colline e montagne. La natura incontaminata di questi luoghi a bassissima densità abitativa offre panorami spettacolari e soddisfa le più svariate esigenze di chi sceglie di trascorrervi le vacanze: laghi e boschi per chi ama il relax e le passeggiate, impianti di risalita per partire dalle vette alla ricerca di emozioni su sci e snowboard, etc.
Quello che vi suggeriamo è un itinerario tutto da respirare a pieni polmoni, che alterna natura e storia, attrazioni mozzafiato ad attività rilassanti, suggerendovi per il soggiorno strutture immerse nel verde (dove il distanziamento sociale per il Covid19 è davvero possibile). Si comincia da Roccaraso (1.236 mt slm), la località più nota del comprensorio sciistico dell'Alto Sangro, amata particolarmente dai napoletani, che ne hanno fatto una delle maggiori stazioni turistiche montane dell'intero Appennino. Poco resta del bel borgo medievale raso al suolo dai tedeschi nel 1943. L’unico edificio rimasto in piedi è la chiesa barocca di San Rocco. Dei fatti della guerra, il più atroce resta l'eccidio del Bosco dei Limmari nella frazione di Pietransieri: furono fucilate in un casolare 128 persone, di cui 60 donne e 38 bambini, per il sospetto che sostenessero la causa partigiana. Un eccidio che è valso a Roccaraso la medaglia d’oro al valore militare. Da allora il paese è tornato a splendere nel panorama turistico abruzzese, pur puntando più su natura ed attrazioni (impianti di risalita, maneggi, parchi avventura, grande prato in centro con giochi per bambini, animazione, concerti ed eventi) che sul fascino del borgo.
La storia di questa bella terra sopravvive, invece, nelle località vicine. Per fare un esempio, nella splendida Pescocostanzo, uno dei “Borghi più belli d’Italia”, spesso set di fiction e film. Un paesino in cui si respira cultura, dove laboratori orafi dalla tradizione centenaria, si alternano a gallerie d’arte, artigiani del ferro, marmisti ed ebanisti. Assai radicata nelle tradizioni locali, l'arte del tombolo, inizialmente praticata dalle suore di clausura del convento da cui è stato ricavato l’austero Palazzo Fanzago, che oggi ospita un museo proprio dedicato a questa complessa lavorazione. Trova qui accoglienza uno dei patrimoni librari più ingenti d’Abruzzo, conservato nei tanti palazzi nobiliari del paese. Una decina di chiese (tra cui la Basilica di Santa Maria del Colle, simbolo di Pescocostanzo con la sua imponente scalinata) ed altrettanti palazzi storici di proprietà pubblica (come il Palazzo del Municipio e la sua Torre dell’Orologio) e privata (come Palazzo Grilli, dato alle fiamme nel 1674 dai banditi) , rendono questo borgo assai gradevole, impreziosito dalle fontane Maggiore e di Piazza Municipio, punto di ritrovo di visitatori e residenti. Piacevole anche passeggiare nel vicino bosco di Sant’Antonio, riserva naturale protetta, dove fu ritrovato un tempio sacro dedicato a Giove. Nei suoi 550 ettari di estensione potrete concedervi un’escursione guidata a cavallo. Se viaggiate con i bambini, la faranno anche loro in sella a dolcissimi pony.
Abbiamo poi proseguito verso Castel di Sangro, per una mezza giornata adrenalinica al Parco Avventura (www.parcoavventuracasteldisangro.com) . Adatto a tutte le età ed i gradi di difficoltà, soddisfa anche i più piccoli, grazie al percorso baby interamente in legno. Il Parco si affaccia sul tratto del fiume Sangro attraversato dal nuovo ponte ciclopedonale, il più lungo nel suo genere (45 metri). Particolarmente scenografico per la struttura in tubolari e travi di acciaio, collega sia l'area del parco con la zona de La Maddalena che le piste ciclabili che corrono sui due argini e che sviluppano così ben 15 km percorribili in bici.
Villetta Barrea, nel circuito dei Borghi Autentici d’Italia, è stata la quarta tappa del nostro viaggio sulle montagne abruzzesi. Nonostante in alta stagione ci siano spesso più auto che abitanti (circa 600) e di inverno ci si possa imbattere in cervi nelle vie del borgo, questo delizioso paesino in mezzo ai monti Marsicani, si affaccia sul lago in cui il fiume Sangro si immette, dopo un percorso tortuoso, in una gola dai ripidi fianchi boscosi. Il corso centrale è pieno di vita: bar, pub, caffè e negozi si susseguono alla base e sotto i portici dei palazzi storici ristrutturati dopo i danni della guerra e dopo il terremoto dell’84, lasciando al borgo alto del paese, prettamente residenziale, silenzio e splendida vista. A 13 km da qui il nucleo originario e centrale del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise: la riserva naturale integrale della Camosciara (chiamata così per la cospicua presenza di camosci, ma anche di orsi, lupi ed aquile). La corona di monti che circonda la riserva ricorda quelli delle Dolomiti per le sue rocce calcaree. Lascerete l’auto in un grande parcheggio e potrete salire fino al punto di inizio dell’escursione verso le cascate delle Ninfe e delle Tre Cannelle, in sella ad un cavallo, a bordo di un trenino, in bici o a piedi (quest’ultima soluzione meglio sceglierla per il solo ritorno). Durante la visita affiancherete il torrente Scerto ed attraverserete faggete e foreste di pini neri, tra piante tipiche locali come la scarpetta di Venere e l'iris marsica. Una bella opzione per un’escursione giornaliera. A 9 km da Villetta Barrea, anche il Parco Daini d’Abruzzo, dove grandi e piccini potranno conoscerli da vicino in una visita guidata all’interno di una grande area verde molto simile all’habitat naturale. Gli animali che hanno ispirato Walt Disney nella creazione del celebre personaggio Bambi sono anche ottimi giardinieri: il prato perfettamente curato è merito del loro brucare e della loro “concimazione naturale”.
Ultima tappa del nostro viaggio, la bella Pescasseroli, amata da tanti romani, che ci ha dato l’impressione di essere un paese incantato che la notte si popola di fate e folletti. Il suo splendido borgo, animato da eventi, mostre e concerti, è pieno di angoli fioriti, viuzze profumate di sugo e bucato fresco, balconi e patii decorati con oggetti dell’arte del riciclo.
Assai piacevole il Centro Visite del Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise (www.parcoabruzzo.it), con il Museo Naturalistico, per la precisione, che ci ha dato un’infarinatura generale attraverso diorami, plastici e pannelli. Poi la visita al Parco Faunistico, dove trovano rifugio e cura esemplari della principale fauna locale, non catturati in libertà, ma trovati feriti o con criticità tali da non consentire loro di vivere allo stato selvatico. Immerso nella natura, alla fresca ombra di alberi antichi, vivono orsi, cervi, istrici, lontre, lupi e capriole, oltre a più comuni animali da fattoria. Un luogo che affascina grandi e bambini. Proprio come il Giardino Appenninico, dove si trovano fiori caratteristici del Parco ed uno stagno didattico. Un luogo talmente piacevole che vi hanno colonizzato scoiattoli, picchi, cince, rampichini e fringuelli.
Imperdibile per gli amanti dell’alta quota, la seggiovia quadriposto Orso Maggiore, aperta estate ed inverno, che vi porterà fino a 1820 m, da dove vi sembrerà di raggiungere con un dito la cima del Monte Vitelle. Potrete fare uno spuntino nel vicino rifugio di Pesco di Iorio o cominciare da lì un’escursione a piedi o in mountain bike immersi in un paesaggio lunare. Non dimenticate di coprirvi: in quota c’è sempre vento.
E ancora: gli amanti delle emozioni (specie tra i più piccoli) adoreranno il Parco divertimenti Snow Tubing (www.snowtubingpescasseroli.it), sullo stesso vialone che porta alla seggiovia: gommoni su cui scivolare in pendenza con salto finale in un’enorme materasso gonfiabile, tappeti elastici su cui saltare a corpo libero o imbracati, tiro con l’arco, playground, giostrine, go kart e di inverno pista di pattinaggio sul ghiaccio. Un luogo da cui difficilmente riuscirete a tirar fuori i vostri piccoli, ma dove si divertono anche i grandi. Almeno quelli che hanno il coraggio di cimentarsi e tornare bambini per un giorno.
CONSIGLI PER IL SOGGIORNO
Sulla strada per Pietransieri, ad un paio di km da Roccaraso, vi consigliamo il Camping del Sole (www.campingdelsoleroccaraso.it), immerso in una fitta pineta. Potrete soggiornare in uno dei deliziosi bungalow in legno di varie dimensioni con patio fiorito o fittare una piazzola per il vostro camper, roulotte o tenda e svegliarvi con il suono degli uccellini ed addormentarvi con quello delle civette. Un’area attrezzata per pic nic con tavoli e barbecue, zone relax, solarium, parco giochi per bambini e campo da calcio e pallavolo.
A Pescasseroli, a metà strada tra le piste da sci ed il paese, collegato da una navetta, c’è il Camping La Panoramica (www.campinglapanoramica.it). Offre chalet in legno in stile alpino e piazzole sull’erba. Potrete fare colazione nel bar in legno (rifornito di cornetti ogni mattina presto da un’ottima pasticceria locale), dove ritrovarsi in estate per un gelato o in inverno per leggere o guardare la tv vicino al camino.
A Villetta Barrea, infine, suggeriamo il Campeggio Le Quite (www.campinglequite.eu) a due passi dal fiume Sangro, dove spesso gli ospiti si ritrovano a pochi metri da cervi, tassi, scoiattoli e di notte riecheggiano i versi di allocco, assiolo e gufo. Attraverso un comodo passaggio pedonale, senza dover percorrere la provinciale 49, si arriva direttamente a Villetta Barrea. A questo punto si può scegliere tra una passeggiata sul romantico lungofiume ed una visita al Museo dell’Acqua.
Testi Maristella Mantuano
Foto V. Liotine
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