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Baja Sardinia: la nostra preferita tra le stelle della Costa Smeralda

Il granito rosa è ovunque: a strapiombo sul mare, a ridosso delle strade, nelle piazzette dei paesi. Tiepido di sera, quando rilascia il calore incamerato durante il giorno, ed abbagliante di giorno, quando le sue pagliuzze di cristallo riflettono la luce.

E’ dal suo colore tenue, sobrio e pressoché unico che vogliamo cominciare a dipingere il nostro quadro di parole sulla Costa Smeralda, tratto costiero gallurese di una ventina di chilometri nel nord-est della Sardegna. Lontani dal caos di agosto, quando il suono del vento ed il profumo di mirto vengono scacciati da turisti in auto ed in barca, l’abbiamo girata in lungo ed in largo, anche in bici ed in veliero, alla ricerca di angoli poco conosciuti e di persone che, attraverso le loro attività, ve la facciano conoscere in tutta la sua prorompente autenticità.

Noi abbiamo scelto, come punto di partenza, Baja Sardinia, a 4 km dal lusso di Porto Cervo, ma più autentica e rilassata, senza perdere lo stile smeraldino inconfondibile. Il centro, con i suoi locali, botteghe, negozi e ristoranti, verte intorno alla statua delle due vele, simbolo della città. Non mancano spiagge paradisiache (nella contrada Tre Monti, ad esempio), oltre a quella cittadina, comoda ed attrezzata, e luoghi di Storia, come il Forte Cappellini (residuo di un vecchio forte napoleonico) e la Batteria Battistoni (fortificazione costruita per presidiare le strategiche Bocche di Bonifacio nella seconda guerra mondiale).

Da qui siamo partiti alla scoperta della Costa Smeralda. Ci sono tanti modi per farlo. A cominciare dal mare: oltre 25 punti di immersione sparsi tra le 7 isole dell’Arcipelago di La Maddalena e la Corsica. Fin dai primi metri di profondità, un’incredibile vitalità marina e cromatica, resa ancor meglio visibile dai monumenti naturali di roccia di granito.

Per gli appassionati di snorkeling e diving, a Baja Sardinia c’è Proteus Diving. Un team di professionisti, capitanati da Luca, manager e istruttore con oltre 6mila immersioni, vi accompagnerà alla scoperta di una delle coste più belle d’Italia, in escursioni di mezza giornata, al mattino, al tramonto o di notte, a bordo del veloce gommone Blues o della barca in legno Desideria (una 13 metri nata da sapienti maestri d’ascia siciliani). Ci si imbarca da un vecchio molo della marina militare, in concessione al Diving: oltre 1000 mq dedicati alle attività di Proteus (esercitazioni, attracchi, etc). Grazie ad una vista mozzafiato sul golfo di Arzachena, non è raro da qui avvistare i delfini al tramonto. Comodo il servizio transfer gratuito dagli hotel di Baja Sardinia a bordo di un fuoristrada. Gli itinerari cambiano a seconda del meteo e delle attività in programma. Del nostro (partenza alle 15 e rientro alle 19), accompagnati dal simpatico ed esperto capitan Marco, ci sono rimaste negli occhi e nel cuore due calette caraibiche dell’isola di Caprera e de La Maddalena: sabbia bianchissima, scogli di granito liscio ed un’acqua limpida e piena di pesci. Il paradiso del mare.

Per gli amanti della barca a vela, sempre a Baja Sardinia, ci sono i velieri d’epoca Valentina. Scoprirete paesaggi inesplorati, colori brillanti e vi concederete di vivere un’esperienza totalizzante con il pezzo forte del posto: il mare, appunto. Affidatevi alla sapienti mani di capitan Enrico e del suo fido gabbiano Jonathan a bordo di una baleniera norvegese del 1939. Salperete silenziosamente, vele al vento, tra le isole dell’arcipelago de La Maddalena. Ammirerete il vecchio faro, l’orso di granito narrato da Omero, le più belle ville del jet set internazionale. Una volta gettata l’ancora, a bordo del tender al seguito del veliero, passerete a pelo d’acqua tra gli scogli affioranti dove vengono depositate le uova dei gabbiani reali e dei gabbiani angelo. Nella poco distante ed incantevole Spiaggia del Cavaliere, presso lʼisola di Budelli, a poca distanza dalla celebre (quanto vietata) Spiaggia Rosa, ci si ferma per un piacevole bagno in acque cristalline. Poi è la volta di Cala dell’Amore sull’isola di Spargi. Dopo il pranzo a bordo a base di prodotti tipici, un caffè nella piazzetta di Porto Rafael, che per dimensioni ed intimità ricorda un salotto.

Un altro modo per andare alla scoperta di angoli inesplorati di questa bellissima terra, è certamente la bicicletta. L’importante è scegliere l’accompagnamento e la compagnia giusti. Con Sardinia Cycling, alle prime luci del mattino, in sella alle loro mountain bike, siamo andati alla scoperta dei monti galluresi, spingendoci fino in cima al Monte Moro (422 mt)da dove si gode uno dei più bei panorami del Mediterraneo: il golfo di Arzachena, l’Arcipelago della Maddalena, Tavolara, Capo Figari e la Corsica. Se, invece, siete più tipi da bici da strada non perdete l’escursione nelle campagne e sulle colline della Gallura. Pedalando si attraversa il centro di Cannigione per poi dirigersi fino alla Roccia dell’Orso, spettacolare scultura naturale col capo rivolto verso il mare e verso Palau, a 122 m slm. Un modo sano e a contatto con la natura per scoprire il volto meno noto della Gallura.

Per gli amanti dell’autenticità, oltre che della bellezza poco turistica, da non perdere il borgo Liscia di Vacca. Qui alcuni sardi vivono tutto l’anno. Lo dimostrano la chiesetta, i vialetti contorti delle ville, gli empori detersivi ed i piccoli alimentari. In una deliziosa piazzetta, a poca distanza da splendide spiagge poco frequentate, sorge un piccolo hotel 4 stelle: Dolce Vita. Le stanze, confortevoli ed arredate in ricercato stile sardo. Gli ambienti comuni, impreziositi da complementi realizzati con pezzi di barche decapati, legni di albero trasportati dal mare, latta intarsiata per le plafoniere, tessuti storici per i grandi cuscini e i lumi. Potrete gustare il vostro light lunch a bordo piscina o sorseggiare l’aperitivo di benvenuto nelle jacuzzi sull’attico vista mare.

Al di fuori dei contesti alberghieri dei grandi numeri, abbiamo provato per voi una struttura ricercatamente familiare: bed and breakfast Smeralda. L’arredatrice romana Luciana ha trasformato la sua casa in un crocevia di viaggiatori. In località Lu Cumitoni, affacciata su Poltu Quatu, tre stanze (tutte finemente arredate in stile sardo e dotate di ogni confort) si affacciano sulla terrazza dove gustare, al mattino, le famose colazioni a base di prodotti bio o home made, in porcellane dal tema marino e corallino. Averne abbastanza è difficile: per questo ci si ritrova insieme sui divani in muratura, nella zona barbecue o a bordo della piccola piscina con idromassaggio.

Poco fuori dal paese, in località Tre Monti, dove il prato e la pineta finiscono dolcemente nel mare, tra ginepri, pini marittimi e scogli di granito rosa, il ristorante Punta Baja offre una location estremamente suggestiva che si snoda su più livelli di terrazze illuminate dalle candele. Il panorama sul golfo di Tre Monti e su Forte Cappellini – attraverso una fitta pineta ed una grande piscina- è da lasciare senza fiato, specie al tramonto. Se quello che cercate è pesce fresco, crudo o cotto, siete nel posto giusto.

Concludiamo il nostro viaggio nella location più modaiola della Costa Smeralda: il Phi Beach all’ombra della fortezza militare napoleonica Forte Cappellini. Lasciatevi guidare dai fari puntati in cielo fin dal tramonto. Anche qui il lusso si spreca: eliporto, servizio tender per gli yatch, terrazze ad uso esclusivo tra muri naturali di granito illuminati ad arte. Musica fino a tardi, tra spiaggia sabbiosa e fresco prato verde, alcove intime e zone lounge, per aspettare che il sole ceda il posto alla luna dietro le montagne dell’isola di Caprera. Il ristorante su palafitta, con l’acqua che gorgoglia tutt’intorno, è figlio del ristorante della Brianza per antonomasia: il Pomiroeu di Giancarlo Morelli.

In Sardegna c'è molto più di quanto si sappia e di quanto si veda.


Testi   Maristella Mantuano

Foto   V. Liotine




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