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Biccari: sul cucuzzolo della Puglia tra parco avventura e buona cucina

Pascoli, vigneti e oliveti, ma anche boschi lussureggianti, colline attraversate da canali d’acqua e pale eoliche. Biccari è la dimostrazione che la Puglia non è solo spiagge e mare turchese. Questo delizioso borgo del Subappenino Dauno, parte del circuito dei Borghi Autentici d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club, è il luogo ideale per un weekend al fresco e nel verde.

Cominciamo dal fiore all’occhiello del posto: l’area naturale del Lago Pescara (900 mt s.l.m), estesa per 310 ettari ed attrezzata con soste pic-nic, punti di osservazione faunistici e per il birdwatching e un piacevole lungolago con panchine. Il lago è un piccolo bacino naturale, alimentato da sorgenti sottolacustri e da ruscelli di acqua piovana e nevi sciolte. Sulla sponda orientale sorge l’osservatorio avifaunistico in un capanno in legno, accessibile attraverso una lunga passerella dove si possono osservare alcune essenze floristiche tipiche degli ambienti lacustri, illustrate da cartelli didattici.

La stessa strada che conduce al Lago, percorsa per un altro breve tratto fino a Guado del Tufo, arriva in vetta al monte Cornacchia, il più alto della Puglia con i suoi 1151 metri di altezza, dove si trova la famosa panchina gigante, molto amata dagli appassionati di selfie e scatti panoramici. Tutto intorno il Bosco della Cerasa ed il cosiddetto Boschetto dove lanciarsi alla ricerca del tartufo tipico del posto, lo Scorzone, detto anche “tartufo d’estate”, di forma rotondeggiante e regolare, tra cerri, aceri campestri e noccioli, orchidee, olmi e roverelle. Lo si può cercare in tutti i periodi dell’anno, ad esclusione delle ore più calde del giorno, quando, emanando meno aroma, risulta più difficile da trovare. Per gli amanti del trekking da non perdere il Sentiero Frassati, che collega i 5 Comuni dell’Area del Monte Cornacchia: Biccari, Castelluccio Valmaggiore, Faeto, Celle di San Vito e Roseto Valfortore. Dedicato a Pier Giorgio Frassati, socio attivo del CAI (che ha istituito il sentiero nel 2011) e proclamato Beato da Papa Giovanni Paolo II nel 1990, il sentiero è attrezzato con aree attrezzate per la sosta ed i pic nic. Da Biccari, sono due i percorsi per raggiungere il Monte Cornacchia: un percorso sentieristico su strada sterrata che, partendo da Via Giacomo Leopardi, supera le Località Teglia e Masseria Caterino, taglia a destra il Canale dell’Organo e sale fino al Lago Pescara attraverso l’area naturalistica Lago Pescara e il Parco Avventura. Da qui si arriva al rifugio con un percorso ripido su strada inizialmente rocciosa o con un sentiero sterrato che attraversa i boschi della parte più̀ alta di Località̀ Boschetto. In alternativa si può percorrere ka strada asfaltata che dal centro del paese arriva al Monte, attraversando le Località Santa Lucia e Molino a Vento.

In un contesto così verde ed incontaminato, della cucina tradizionale di Biccari non potevano non essere protagonisti gli asparagi e le verdure selvatiche, i prosciutti artigianali, la pasta fresca, i formaggi freschi e i numerosi vini Doc. Noi l’abbiamo assaporata in un elegante ristorante del centro storico: La locanda dei sapori. In un ambiente dai salvia e bianco, rilassanti ed eleganti, questa struttura è sia ristorante che pizzeria (di sera) e viene gestita con sapienza e cura da Antonio, Maria e suo fratello Donato. Di ottima qualità sia i salumi che i formaggi (freschi e stagionati), squisite le rivisitazioni dei piatti tipici tradizionali, deliziosi i maccheroncini al ragù bianco, rigorosamente fatti a mano con il grano della zona. Un indirizzo da consigliare.

La passeggiata nel centro storico riserva molte belle sorprese: le terrazze affacciate sulle colline circostanti ed i tesori di storia ed arte, ad esempio. Immergetevi nel dedalo dei vicoli da Piazza Matteotti, caratterizzata da una fontana monumentale in stile neoclassico, dal monumento al biccarese Donato Menichella, ex governatore della Banca d’Italia, e da quello ai Caduti in guerra.

Salendo Via Roma, si incontra uno dei simboli del paese: la Torre bizantina cilindrica, avamposto di difesa dai longobardi e di controllo della Via Traiana. Alta 23 m e composta da pietre irregolari e malta argillosa, è rimasta pressoché inalterata nei secoli ed ospita tuttora il Museo Civico ed esposizioni temporanee. Intorno si ergeva l’antico circuito murario che racchiudeva il cuore del paese e che correva lungo Via Lippi e Via Madonna delle Grazie., del quale, tuttavia, non restano che pochi resti. Dopo una visita al Museo Etnografico del Falegname e del Calzolaio ed al Succorpo (con il suo maestoso postergale del XVII secolo dedicato a San Donato), si arriva alla Chiesa Madre dedicata a Maria SS. Assunta. Esempio di architettura neoclassica, è stata costruita a metà del secolo scorso su una cappella preesistente del XVII sec. Da notare il fonte battesimale in pietra lavorata, e vari dipinti del XVI e XVIII secolo.

Attraverso il vicolo Giordano si giunge a Palazzo Menichella (800), il cui portone mostra i segni dei colpi d’ascia della rivolta anti-unitaria che portò all’uccisione di Domenico Lippi, ex sindaco simbolo dei liberali biccaresi. Molto bello anche Palazzo Caracciolo (XVI secolo), fatto costruire da una nobile famiglia napoletana, ed oggi sede del Municipio. Conserva al suo interno la Croce di Porta Pozzi (1473), innalzata fuori le mura a difesa del paese e di buon auspicio per i viandanti. Attraverso Via Carceri si giunge alla Chiesa di San Quirico, il luogo di culto più antico di Biccari ed uno dei pochi con facciata a cuspide.

Per chi viaggia con bambini, in paese due belle aree attrezzate con playground: il Parco delle Rose, dove di estate si tengono anche attività e spettacoli, e la Villa Comunale, proprio sotto l’Area Sosta Camper dove abbiamo soggiornato. Inaugurata ad ottobre 2021, quest’ultima offre 10 posti, area pic nic, acqua potabile, corrente elettrica e scarico reflui. Bella la vista sul centro storico, specie durante il tramonto, quando le lucine ed i tetti si stagliano sullo sfondo del cielo rosa. Un luogo dove sostare in tranquillità: è illuminata di notte ed accessibile solo con apertura della sbarra automatica.

Risalendo la strada che costeggia l’area sosta camper, si raggiunge Daunia Avventura, nel cuore dell’area naturalistica di Lago Pescara. Un bel parco dove cimentarsi in percorsi acrobatici in altezza (con diversi livelli di difficoltà) tra alberi, pali di legno o pareti di roccia, ponti sospesi, cavi in acciaio, piattaforme in legno e cordame, in assoluto rispetto dell’ambiente naturale circostante. Fitto il calendario di appuntamenti nei weekend da aprile ad ottobre: trekking, orienteering, tiro con l'arco, MTB. Per un’esperienza ancora più completa, pic nic con degustazione di prodotti tipici e soggiorno su una casa sull’albero o sotto le stelle in una bubble trasparente. Una bella realtà, tutta pugliese. Proprio come Biccari.

Info: www.visitbiccari.com


Testi  Maristella Mantuano

Foto  V. Liotine




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