Navigli in bianco e nero
Il bello della Milano vintage
Un paese nella metropoli. Un luogo suggestivo dove passeggiare tra cortili fioriti, bancarelle di oggetti vintage, dischi e libri d’epoca, boutique con capi urban rigorosamente made in Italy e ristoranti e take away con le cucine di tutto il mondo.
Ecco cosa sono diventati i Navigli di Milano nel XI secolo. Tempio dell’aperitivo e punto di ritrovo a qualsiasi ora del giorno e della notte, un tempo mettevano in comunicazione il lago Maggiore, quello di Como e il basso Ticino, aprendo al capoluogo lombardo le vie della Svizzera e dell'Europa nordoccidentale, dei Grigioni e dell'Europa nordorientale e, infine, quella del Po verso il mare. La costruzione della Cerchia dei Navigli, "cerniera" cittadina sudoccidentale che oggi è delimitata dal Naviglio Grande e dal naviglio Pavese, è durata ben sei secoli: dal XII al XIX.
A renderlo sempre più un luogo di attrazione per turisti e residenti, la recente apertura del Mercato Metropolitano: cassette colorate di verdura e frutta, botteghe di piatti regionali, carretti di street food e un’arena per proiezioni cinematografiche. Nei 15mila metri quadri di un vecchio deposito delle Ferrovie, si possono assaggiare prelibatezze di ogni dove e per ogni tasca. Un po’ Eataly, un po’ mercato del Duomo, il Mercato offre attività ed aree ad hoc per i bimbi, corsi di cucina, degustazioni, lezioni per imparare a coltivare orti urbani ed eventi musicali dedicati ai personaggi che hanno fatto la storia di Milano.
Una storia dove tutto scorre, proprio come l’acqua dei Navigli.
Testi Maristella Mantuano
Foto V. Liotine
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