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- Un pizzico di Puglia
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Torino: città di fiume e monti. Aristocratica e meltin pot
Elegante, ordinata, battuta dal vento freddo dei monti che la circondano, ma mitigato dall’umidità dei fiumi che la attraversano: cominciamo a scoprire Torino da Piazza Vittorio Veneto, la più grande della città, sulla riva est del Po. E’ la porta del centro, fatto di strade grandi ma anche di un dedalo di vicoli paralleli dove sopravvivono piccole attività commerciali, botteghe artigiane, negozietti storici che sembrano sfidare il tempo e le mode. Percorrendo via Po si arriva alla nevralgica Piazza Castello. Con i suoi 40.000 metri quadri, è sicuramente la piazza più aristocratica, dove si affacciano Palazzo Reale, Teatro Regio, Palazzo Madama e Real Chiesa di San Lorenzo. Qui nel 1578 arrivò la Sacra Sindone (lenzuolo nel quale sarebbe stato avvolto Cristo dopo la crocifissione), alla quale fu dedicato un altare in cima a 12 gradini che, secondo la tradizione, vanno percorsi in ginocchio. Una peculiarità: al mezzogiorno degli equinozi di primavera ed autunno, un raggio di sole attraversa il foro sopra la cappella dell’Immacolata, dove illumina un affresco nascosto che raffigura Dio Padre benedicente, solitamente in ombra.
Proprio accanto alla chiesa, la monumentale cancellata del Palazzo Reale, simbolo di Torino capitale del ducato Savoia. Abbiamo cominciato la nostra visita dai grandi giardini racchiusi nei bastioni dell’antica cinta muraria della città. Un’area urbana a verde dalla quale si accede alle varie aree dei Musei Reali. La residenza dei Savoia è emblema del potere, del lusso e dello sfarzo regale. Particolarmente interessante, nella Galleria Beaumont l’Armeria Reale, un’esposizione di armi cominciata nel 1832 da Carlo Alberto, che attualmente racchiude cavalli a dimensione reale ed armi e armature cinquecentesche. Una curiosità: i cavalli montati dai manichini in armatura sono sculture di legno, coperte di pelli vere provenienti dalle Scuderie Reali. Interessante anche la visita alla Galleria Sabauda (dove ammirare opere del Beato Angelico e del Mantegna) ed al Museo di Antichità, in parte affacciato sull’area archeologica del Teatro Romano. Tra i luoghi più celebri, sicuramente la Cappella della Sacra Sindone, che dal 1694 al 1997 (anno del terribile incendio) ospitò la Sacra Sindone (ad eccezione di due brevi periodi in cui fu trasferita: nel 1706 a Genova a causa dell’assedio francese di Torino e nel 1939 in Campania per l’imminente seconda Guerra Mondiale). Dal 1997, infine, è conservata nel Duomo di Torino. I lunghi e complessi lavori di restauro della Cappella sono terminati solo nel 2018, quando questa mirabile opera barocca, incastonata tra il Palazzo Reale e l’abside della Cattedrale, è tornata finalmente fruibile.
Da Piazza Castello si diramano, inoltre, le 4 grandi strade direttrici (oltre Via Po, anche Via Pietro Micca, Via Roma e Via Garibaldi - una delle strade pedonali più lunghe d’Europa) dove passeggiare sotto i portici (si dice servissero a non far bagnare i Savoia quando si spostavano in carrozza da Palazzo) e fermarsi a gustare un tipico gianduiotto nello storico caffè Baratti & Milano (1875) nell’elegante Galleria Subalpina. Ritrovo di borghesi ed intellettuali, come D'Azeglio, Giolitti ed Einaudi, fu gravemente danneggiata dai bombardamenti del 1944. Ispirata ai tipici passages parigini, con alta volta in vetro e ferro, grande aiuola centrale e decorazioni in stile eclettico, ospita il cinema Nuovo Romano, una libreria antiquaria, una galleria d'arte, un negozio di arredi e un paio di famosi ristoranti.
A pochi isolati, assolutamente da non perdere il Museo Egizio, il più antico al mondo (1824) e, per valore e quantità dei reperti, il più importante dopo quello del Cairo. Dopo tre anni e mezzo di lavori, il museo è stato riaperto nel 2015 ed offre al visitatore ben 12mila metri quadri su quattro piani espositivi e quasi 40mila reperti. Un museo hi-tech: è dotato di un sofisticato impianto di controllo igrotermico. L’allestimento, l’illuminazione, la disposizione sono dal forte impatto scenografico e la visita si trasforma in un’esperienza immersiva tra papiri, mummie (la cui esposizione è segnalata, onde turbare la sensibilità di alcuni visitatori), numerose tipologie di tombe e corredi funerari (in pietra, legno, etc). Molto impattanti le statue nere (come il coperchio del sarcofago di Ibi), la sfinge in arenaria ed il tempio di Ellesiya, ricevuto in dono dal governo egiziano (trasportato in Italia in 66 blocchi e fedelmente ricostruito) per la partecipazione alla campagna per il suo salvataggio durante i lavori per la costruzione di una diga.
Il nostro viaggio si conclude dinanzi al simbolo di Torino: la Mole Antonelliana (1889). Pochi sanno che inizialmente fu concepita come Sinagoga e che, al momento dell’inaugurazione, con i suoi 167,5 mt, era l’edificio in muratura più alto d’Europa. Salite con l’ascensore panoramico al cosiddetto tempietto (85 mt da terra) e poi a piedi fino alla terrazza, per ammirare i tetti della città e l’arco alpino che la circonda. La Mole ospita il Museo nazionale del Cinema, uno dei più visitati della città. L’esposizione ripercorre la storia del cinema dalle origini ai giorni nostri, in un itinerario a spirale ad alto tasso di interattività. Sia per la Mole che per il Museo, è consigliato prenotare online in largo anticipo. Una città, con talmente tante attrazioni e tesori, che un weekend vi sembrerà poco.
SOGGIORNO E GASTRONOMIA
Il nostro indirizzo strategico per un soggiorno a Torino è Europrooms. In pieno centro, oltre che ad una decina di minuti a piedi da Piazza Carlo Felice (dove ferma lo shuttle per l’aeroporto) e dalla stazione ferroviaria Porta Nuova, questa luxury guesthouse offre camere spaziose, insonorizzate, pavimento in parquet, volte alte ed arredi di design. La suite, con jacuzzi ed affaccio angolare, è dotata anche di un camino a fiamma elettrica. Smart la gestione del check-in con rilascio codice personalizzato invece delle classiche chiavi. Per chi è alla ricerca di lusso e relax, invece, c’è lo storico hotel Principi di Piemonte, anch’esso in pieno centro. Un imponente edificio in stile razionalista, che offre ai propri ospiti anche l’Alkemy spa, moderno centro benessere con bagno turco, sauna finlandese, vasca idromassaggio, circuito doccia, piscina riscaldata, area relax e sala fitness. Un indirizzo da non perdere anche per un aperitivo rinforzato sull’ampia terrazza con vista sulla città, nel cosiddetto Salotto dei Principi Bar. A proposito di gastronomia, a Torino l’offerta, anche di cucine straniere, è ampissima. Ecco tre indirizzi da non perdere. Cominciamo dal concept innovativo di BŌL house che in un ambiente dai forti connotati green e bio, serve le bowls di pane artigianale (contenitori ma anche parte integrante del piatto unico) a base di ingredienti di prima qualità preparati secondo ricette della gastronomia tradizionale italiana ed internazionale. Volver è, invece, il ristorante argentino più antico della città e quest’anno compie 20 anni. Come nella via del Caminito di Buenos Aires, potrete assaggiare tante varietà di carne argentina alla brace, alla griglia o cotta su pietra, accompagnate da empanadas e provoleta, oltre che da dessert a base di dulce de luche e vino di Mendoza. Concludiamo il nostro viaggio dei sapori restando in Italia, ma scendendo decisamente a Sud, con Un pizzico di Puglia, tra il Po ed il variapinto ed enorme mercato di Porta Palazzo: sapori mediterranei autentici, piatti della tradizione dal Salento al Gargano, innaffiati con i migliori vini del tacco d’Italia, dal primitivo di Manduria all’aleatico di Puglia.
Testi Maristella Mantuano
Foto V. Liotine
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