- centro storico
- Centro storico
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- Il vicolo del bacio
- La banda del paese
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- Agriturismo La Valletta
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Innamorarsi a Vico del Gargano, la città del bacio e di San Valentino
Vico del Gargano è un paese con i piedi nella sabbia finissima di San Menaio e la testa fra i faggi e gli abeti della Foresta Umbra. Nel mezzo, uliveti secolari e agrumaie su spettacolari terrazzamenti. In questo borgo inserito tra i più belli d’Italia, i visitatori del Gargano estivo, si concedano una passeggiata lontana dalla movida di Peschici, Rodi e Vieste.
Il Santo Patrono (San Valentino) ed il vicolo del bacio nel centro storico, nei pressi della Chiesa di San Giuseppe, largo non più di 50 centimetri e lungo meno di 30 metri, gli sono valsi il soprannome di “paese dell’amore”. E’ proprio qui che gli innamorati, soprattutto durante la festa patronale, il 14 febbraio, si baciano in segno benaugurante. Questo angusto passaggio tra i palazzi è anche lo sfondo preferito delle foto di molti sposi. Ci chiediamo solo come facciano gli abiti bianchi a non acciaccarsi e sporcarsi in uno spazio così piccolo. Magie dell’amore.
Simile ad un presepe, visto dall’alto, è un susseguirsi di comignoli e tetti rossi, in cui spiccano la Chiesa Matrice su un’altura, e quella di San Pietro sul Monte Tabor, gli imponenti Castello e Palazzo della Bella, e gli spazi sotterranei, come il Trappeto Maratea, testimoni delle tradizione agricola locale.
A Vico sono un incanto anche i ricami in lino, lana, seta ed oro realizzati a mano su telai artigianali con una tecnica tramandata di generazione in generazione. Ne derivano preziosi corredi nuziali, ma anche arredi ed abiti liturgici per la Settimana Valentiniana.
Altro elemento caratterizzante di Vico del Gargano, è il leccio secolare (17 metri di altezza ed un tronco di 5 metri di circonferenza) davanti alla chiesa francescana poco fuori dal centro. A trapiantarlo nella sua attuale posizione fu Fra’ Nicola da Vico che morì nel Settecento. Nel 1934, durante una tempesta, un grosso ramo cadde, lasciando un vuoto visibile ancora oggi tra i tiranti di sicurezza posizionati nelle fronde.
Proprio di fronte, un luogo di raccoglimento suggestivo e sui generis: il Parco della Rimembranza. Ognuno degli alberi ordinatamente piantati, riporta il nome dei caduti in guerra originari di Vico. Attraversatelo tutto: dalla terrazza che si apre sulle verdi valli garganiche, si può spingere lo sguardo fino al mare.
Fuori dall’abitato, l’importante sito archeologico della necropoli e l’immensa distesa di abeti, querce, faggi, tassi e corbezzoli della Foresta Umbra, ideale da percorrere in trekking o a cavallo. Per raggiungere il mare, invece, attraverserete una fitta pineta di carrubi, fichi e ulivi secolari , fino ad arrivare al litorale sabbioso, ricco di acque sorgive, che offre il posto giusto per tutte le necessità: la Spiaggia di San Menaio, ideale per le famiglie, comoda ed attrezzate, o baie più incontaminate, come le spiagge del Sospetto e di Calenelle, la più vicina al borgo.
Per un soggiorno all’aria aperta, con una vista mozzafiato, lontano dal caos delle spiagge affollate (ma ad una quindicina di minuti di auto dal mare), l’agriturismo La Valletta, in una splendida valle naturale di 20 ettari. La sua terrazza sopraelevata è un punto privilegiato per spingere lo sguardo fino alle isole Tremiti (nei giorni tersi e secchi) e per gustare delizie preparate tradizionali preparate dagli ospitali padroni di casa: orecchiette con pomodorini e formaggio locale, melanzane e peperoni ripieni, focaccia, etc. Un tripudio di sapori. Attorno alla piscina centrale anche l’ombra naturale di alberi e piccoli pergolati di rami e canne. Un intimo angolo di tranquillità.
Testi Maristella Mantuano
Foto V. Liotine
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