- Bryggen
- Bryggen
- Bryggen
- Bryggen
- Bryggen
- Bryggen
- Hanseatik Museum
- Bryggen
- Bryggen
- Mariakirken (photo credit: Bergen Tourist Board / Erik Wassenaar)
- Mercato del pesce
- Mercato del pesce
- Mercato del pesce
- Mercato del pesce
- Mercato del pesce
- Piazza Ole Bull
- Panorama dal monte Ulriken
- Monte Ulriken
- Panorama dal monte Ulriken
- Panorama dal monte Ulriken
- Hotel Oleana
- Hotel Oleana
- Hotel Oleana
- Hotel Oleana
- Hotel Oleana
- Hotel Oleana
- Hotel Oleana
- Hotel Oleana
Norvegia, weekend panoramico sullo splendido molo in legno di Bergen
Punto di partenza di gran parte dei tour per la regione dei fiordi norvegesi, Bergen è anche l’ideale per un viaggio non troppo lungo in Norvegia. Con il suo aeroporto internazionale collegato all’Italia a prezzi contenuti (almeno quelli, considerato quanto resta cara la Norvegia rispetto ai Paesi con l’euro), è una città culturalmente molto vitale. Merito anche dell’importante università, crocevia di studenti da tutta Europa.
Bergen è anche uno strategico punto di partenza per escursioni nella natura fatta di montagne, cascate e laghi, riservano ai visitatori anche spunti interessanti per restare in città. A patto che sappiate resistere ad un sole che tramonta alle 23 e risorge alle 3, oltre che a piogge frequenti, improvvise, intense ma brevi.
Cominciamo la nostra visita dal cuore pulsante della città: Bryggen. Ha avuto sede qui, tra il 1360 ed il 1754, la Lega Anseatica, organizzazione tedesca che ha gestito il monopolio in Nord Europa dello stoccafisso in cambio di un bene di cui la Norvegia era priva: il grano. Il merluzzo, pescato e lasciato ad essiccare al vento salato delle isole Lofoten (sempre in Norvegia ma molto più a Nord), veniva poi imbarcato e rivenduto altrove. I tedeschi che si occupavano di questo commercio vivevano a Bryggen in case di legno strette tra loro dove, per scongiurare (invano) il pericolo di incendi, era vietato il fuoco sia per cucinare che per il riscaldamento. Una permanenza, inoltre, caratterizzata dalla voluta assenza di integrazione con i norvegesi. Si viveva, dunque, in ghetti a compartimenti stagni: non si imparavano le reciproche lingue e non si intrecciavano relazioni di alcun genere (almeno ufficialmente), ad eccezione dei tornei di freccette (!). Visitate l’Hanseatik Museum sul molo di Bryggen: sarete guidati in una casa tipo per commerciante ed apprendisti tedeschi e ne conoscerete usi e costumi. Molto interessante. Proprio dietro il museo, Mariakirken, splendida chiesa romanica del XII secolo, costruita interamente in pietra e recentemente restaurata. Bisogna solo essere fortunati a trovarla aperta. Da qui addentratevi per le stradine residenziali: vi sembrerà di essere in una San Francisco nordeuropea.
Proprio di fronte al museo, invece, attraverserete il mercato di frutta e verdura. Occhio ai prezzi, anche se caratteristico, a noi è sembrato una trappola per turisti. Meglio rifornirsi al supermercato sul molo di fronte. Meno romantico, ma certamente più economico e di qualità. Se avete bimbi, potreste spingervi sulla collinetta di Nordnes per visitare l’acquario e vedere da vicino foche, pinguini, coccodrilli durante la somministrazione di cibo (ore 12, 13, 15 e 17). La struttura è vecchiotta, ma ai bimbi piacerà sicuramente. Emozionante attraversare il tunnel d’acqua circondati di squaletti e specie tropicali.
Agli amanti delle panoramiche dall’alto (ed a chi non soffre di vertigini), consigliamo la teleferica per il monte Ulriken (643 s.l.m.), la cui stazione di partenza è raggiungibile in bus di linea, in auto e con navetta diretta dal mercato. Il panorama, specie con tempo terso (cosa rara), è davvero sensazionale: si può spingere lo sguardo fino alle isole a nord e a sud della città. Per ridiscendere in città optate per un sano trekking. La natura saprà ricompensare tempo e fatica.
Se invece preferite un’alternativa più economica, optate per la funicolare per Floyen che in 7 minuti vi porterà sull’omonima collina alta 320 mt. La splendida vista panoramica su porto e dintorni vale anche la salita a piedi (2 ore all’andata e una al ritorno). Ai piedi della funicolare, del resto, potrete rifocillarvi nella panetteria bio Godt Brod (una delle tante in città): potrete scegliere tra baguette, focacce, pane a base di qualsiasi tipo di farina e farcirle a vostro piacimento con verdure, formaggi e salumi locali. Atmosfera rilassata e giovanile, tavolini dentro e fuori.
Ecco, infine, un suggerimento per il soggiorno in hotel in edifici storici rinnovati con gusto contemporaneo ed un tocco di design ed arte nordeuropea (entrambi fanno parte della catena Nordic Choice Hotel). A Bergen, l’Hotel Oleana, inaugurato nel 2015, offre 97 camere tutte diverse, decorate in modo estroso da architetti ed interior designers locali, affacciate sulla piazza fiorita dedicata al celebre violinista cittadino Ole Bull. La colazione, servita a lume di candela, intorno alla cucina a vista e dietro i vetri che affacciano sulla piazza, è composta da prodotti di prima qualità, presentati in modo elegante.
A noi Bergen è piaciuta. Pronti anche solo per farci un weekend?
Info: www.visitnorway.it
Testi Maristella Mantuano
Foto V. Liotine
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