Svizzera in quota: locomotive a cremagliera e paesaggi mozzafiato
Orologi, cioccolato, finanza. Basta andare in Svizzera per scoprire che di tipico ci sono anche i treni. A pensarci bene sono del resto strettamente legati ai tre simboli più famosi: le 300 compagnie ferroviarie hanno un giro d’affari importante, sono puntuali come orologi (quelli perfettamente sincronizzati e con la stessa grafica in tutte le stazione svizzere) ed a bordo non ci si può sottrarre all’assaggio di una tavoletta di cioccolato mentre, al di là del vetro, scorrono paesaggi indimenticabili.
Un viaggio nel Paese dei 26 cantoni e delle 4 lingue ufficiali (tedesco, francese, italiano, ladino-romancio) può includere austere città meltin-pot e valli verdi, montagne innevate e laghi cristallini. Per spostarsi da una vallata all’altra, in un continuo di salite ripide e scollinamenti dolci, non c’è mezzo migliore del treno. Dai più economici “regionali” a quelli panoramici (tetto trasparente per spingere lo sguardo fino alle cime) offrono un’incredibile varietà di tratte e coincidenze. Nessuna approssimazione o disservizio, il sistema ferroviario svizzero rappresenta una scienza esatta, un punto fermo nella vita di svizzeri (spesso così “appassionati fruitori” da essere ironicamente chiamati “ferro sessuali”). A bordo di treni come il Glacier o il Bernina Express si potrà non solo spostarsi nei cantoni più belli di Svizzera, ma vivere un’esperienza unica nel suo genere, testando con mano questi capolavori della tecnologia. Per utilizzare treni, battelli ed autobus in tutta la Svizzera, il comodo Swiss Pass con prezzi che variano a seconda della durata della validità (dai 4 giorni ad un mese) ed ingresso gratuito ad oltre 470 musei. Info: www.swisstravelsystem.com
Arrivando dall’aeroporto di Zurigo da una delle tante città italiane direttamente collegate con la compagnia di bandiera (www.swiss.com), vi suggeriamo due destinazioni da raggiungere rigorosamente su rotaie: Davos a Est e Zermatt a Ovest. Il primo è la mecca del turismo congressuale svizzero (si tiene qui ogni anno dal 1971 il World Economic Forum) e degli sport invernali (e non). Con i suoi 13mila abitanti, Davos è la città più alta d’Europa (1.500 mt) ed offre 100 hotel (di cui tre a 5 stelle, tra cui il nuovissimo Intercontinental) e 140 ristoranti. Famosa in passato per il sanatorio dove si curava la tubercolosi, ha una secolare tradizione sciistica: qui fu ideato il 1° skilift ad ancora ed è qui la più lunga pista d’Europa (320 km totali nel comprensorio, di cui un centinaio per lo sci di fondo). Una tradizione particolarmente accessibile, specie dal 15 novembre al 22 dicembre, quando basterà soggiornare in un hotel del posto per utilizzare gratuitamente tutti gli impianti di risalita con lo SkiPass in omaggio. Molto rinomata anche la più grande pista naturale ghiacciata per pattinaggio, curling ed hockey. Per questo sarà anche sede nel 2014 del magnifico show sui pattini “Art on Ice” e della Coppa del Mondo di sci di fondo. Davos è anche meta perfetta per gli amanti della montagna d’estate: 700 km di sentieri da percorrere a piedi o in bicicletta, campi da golf ed eventi come la Cross Country World Cup, la maratona Swiss Alpine e la Swiss Bike Masters.
Dopo un’intensa giornata di sport, ci si può rilassare nella spa del SunStar Alpine Hotel: bagno di vapore, sauna, 4 zone climatiche ed una piscina coperta e riscaldata. In estate in omaggio agli ospiti una card per utilizzare gratuitamente i mezzi pubblici locali. Affisso in reception il programma giornaliero delle attività (escursioni, passeggiate, etc). Ottimo anche il ristorante con prelibatezze locali a cena ed abbondanti colazioni di qualità. Info: www.sunstar.ch
Durante il soggiorno a Davos, una giornata va dedicata al famigerato Bernina Express, il trenino rosso panoramico che, con i suoi 122 km, attraversa 196 ponti e 55 gallerie ad alta quota, in un paesaggio alpino patrimonio Unesco. Le carrozze con treni panoramici consentono di godere appieno dello spettacolo fino a Saint Moritz, nella sempre assolata Engadina (anche se ci si può spingere addirittura fino a Tirano e, oltre il confine, a Lugano, passando per Sondrio e Gravedona). Si attraversano passaggi che rappresentano geniali soluzioni ingegneristiche al superamento di importanti dislivelli (come viadotto ed tunnel elicoidali di Brusio e Preda), ma anche pezzi di storia come la stazione in pietra e legno di Alp Grüm (1923), dove fermarsi a mangiare qualcosa nell’omonimo albergo ristorante con strepitoso affaccio sulla valle e le vette (il proprietario Primo Semadeni saprà consigliarvi anche un ottimo vino locale da abbinare a salumi e formaggi). Il jet-set internazionale predilige S. Moritz, stazione intermedia del Bernina Express, per il suo lussuoso lifestyle, oltre che per l’innegabile bellezza paesaggistica tra montagne e lago dall’acqua verde smeraldo. Info su www.berninaexpress.ch
Da Davos ci si può “imbarcare” anche sul Glacier Express, altro treno panoramico che conduce fino a Zermatt, seconda tappa del nostro itinerario. A bordo del treno “express” più lento del mondo si attraversano boschi, pascoli, torrenti e cascate. Paesaggi naturali che cambiano colore a seconda delle stagioni: rigogliosi d’estate, innevati di inverno, fioriti a primavera ed aranciati in autunno. Potrete ammirare il panorama attraverso i vetri delle carrozze panoramiche (lo sguardo può spingersi fino alle vette con i soffitti trasparenti) o comodamente seduti sulle poltrone in velluto broccato dell’antico vagone adibito a ristorante. A lume di candela quando si entra in una delle 91 gallerie, si potranno gustare piatti tipici preparati sul momento. Viaggiando in direzione Ovest, si percorre lo spettacolare viadotto del Landwasser, fino ad arrivare alla gola del Reno (meglio conosciuta come Grand Canyon di Svizzera). Da Disentis il percorso diventa così ripido da rendere necessario l’inserimento della cremagliera. Si sale, infatti, fino al punto più alto dei 300 km di percorso: l’OberalPass (2.033 mt) con l’omonimo laghetto. Grazie alla galleria Furka-Basis (15 km percorribili in 120 km) è possibile proseguire il percorso anche di inverno. Il vecchio passante esterno a 2.400 mt è tuttora utilizzato solo d’estate con vecchie locomotive a vapore originali d’epoca recuperate dal Vietnam, dov’erano finite dopo essere state dismesse. Info: www.glacierexpress.ch
Il viaggio a bordo del Glacier Express termina a Zermatt, dinanzi all’imponente Monte Cervino. Per vederlo in tutto il suo splendore, circondato da 28 monti alti 4mila mt, basta salire a bordo del Gornergrat Bahn, la ferrovia a cremagliera più alta d’Europa, dinanzi anche ai 4.634 mt della Punta Dufour (la più alta di Svizzera) ed a sette ghiacciai. In 33 minuti il treno percorre quasi 10 km, supera un dislivello di 1.469 mt e conduce ad una piattaforma assolata e panoramica a 3.131 mt. Nel viaggio si può godere del paesaggio e dei suoi profumi, specie in estate, con i finestrini abbassati o nei vagoni aperti. Un’emozione mozzafiato, non solo per il poco ossigeno a 3mila metri. Da qui si possono scegliere numerosi percorsi di trekking o mountain bike d’estate, accedere al comprensorio sciistico d’inverno o scaldarsi con un bicchiere di vin brulè nel Kulmhotel. Info: www.gornergrat.ch
Ma torniamo alla base di partenza: Zermatt. Con le sue casette in legno scurito dal sole ed i balconcini fioriti, completamente chiusa alle auto, è posizionata a 1.610 mt di altezza. Divenne nota a causa della morte di 4 dei 7 nobili inglesi che nel 1865 tentarono la scalata del Cervino, la montagna per eccellenza secondo gli alpinisti. Con i suoi 350 km di piste di sci che conducono fino all’Italia (21 km percorribili anche in estate), 5 sentieri per racchette da neve, 400 km per escursionismo, 100 per mountain bike, 12 per nordic walking, Zermatt richiama ogni anno milioni di turisti, offrendo loro 126 alberghi (di cui uno con igloo a 2.727 mt) e 111 ristoranti. Nonostante gli appena 6mila abitanti, è la terza meta turistica in Svizzera dopo Zurigo e Ginevra. La via centrale è costellata da boutique di alta moda e negozi specializzati con articoli da montagna, oltre alle immancabili gioiellerie. Una varietà di alto livello che lascia intendere un target alto.
La vita notturna, specie nel cosiddetto “dopo sci” (corrispettivo montano dell’aperitivo), è molto animata fino a tarda sera. Se si cerca un caratteristico ristorantino in legno con personale in abiti tipici e materia prima (latte e formaggi) provenienti dall’allevamento del proprietario, il ristorante albergo Julen è il posto giusto. Qui potrete assaggiare un’ottima fondue di formaggio tirato al vino in cui intingere pezzetti di pane (attenzione: chi lo fa cadere paga pegno) o di raclette (formaggio fuso accompagnato da patate al cartoccio). Info: www.julen.com
In linea con l’atmosfera intima del paese, anche il piccolo Sunstar Style Hotel Zermatt (www.sunstar.ch), 4 stelle in legno chiaro a pochi metri dal centro. Ottima la colazione nel ristorante al piano terra. D’estate viene servita nel fiorito cortile dove la fresca aria del mattino profuma di sano. Alla sera è piacevole ritemprarsi nel piccolo centro benessere o nelle grandi docce vetrate al centro delle camere da letto (non nel bagno). Perché in Svizzera i panorami sono davvero una priorità.
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