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Pescara, bella da vivere. Perfetta per un weekend

Piena di vita, ordinata, pulita, civile. Pescara è una città perfetta da visitare in un weekend, ma anche bella da vivere: verde, a misura d’uomo ed urbanisticamente protesa verso il mare.

Cominciamo la nostra visita dal cuore commerciale, corso Vittorio Emanuele II, vivace e trafficata. A pochi isolati dalla stazione ferroviaria e dal suo enorme, economico e comodo parcheggio. Qui si susseguono
negozi di grandi catene di moda e qualche ristorantino, passano bus e si costeggiano imponenti edifici in
stile fascista come il Palazzo delle Poste e dei Telegrafi, dalla facciata in pietra bianca cadenzata da
semicolonne doriche, fino ad arrivare al complesso costituito da Palazzo di Città, Torre dell’Orologio e
Palazzo del Governo.

Proseguiamo in direzione nord, fino all’incrocio con corso Umberto I, splendida arteria pedonale che
attraversa una zona assai godibile, una delle nostre preferite, piena di boutique e locali che la rendono viva
a qualsiasi ora del giorno. Anche alle prime luci dell’alba, grazie alla presenza di un delizioso mercato
coperto
pieno di prelibatezze locali in piazza Muzii. Proseguendo verso il mare, l’atmosfera intima delle
viuzze parallele e perpendicolari al corso, lascia il posto all’ariosità di piazza della Rinascita, chiamata così perché costruita dopo il bombardamento del 1943 che distrusse la città in macerie, e adesso nota come
piazza Salotto. Qui i pescaresi passeggiano, si incontrano, assistono ad eventi e si fermano a bere o
mangiare qualcosa tra magnolie e panchine in pietra lavica e bianca. Spingendosi ad est, si arriva alla zona
che meglio rappresenta lo spirito marino della città: il lungomare. Su un tratto di costa lungo quasi 7 km e
profondo diverse centinaia di metri, si alternano ordinatamente lidi organizzati con ombrelloni anche
extralarge e tratti di spiaggia libera. Il marciapiede che lambisce la spiaggia è il luogo preferito da corridori,
gente su pattini e monopattini, ciclisti e passeggiatori con e senza cane al seguito. Un luogo, quindi, amato
e vissuto in qualsiasi periodo dell’anno.

Proseguendo la nostra passeggiata verso Sud, ci imbattiamo in un doppio bello spettacolo: l’acqua del mare
accoglie quella del fiume Aterno, già unito al fiume Pescara, il più lungo d’Abruzzo. In questo punto i lidi
lasciano spazio a trabucchi e rimessaggi di barche, e dall’altra sponda, ad un sofisticato porto turistico.
Grazie alla costruzione del Ponte del Mare (2009), raggiungere l’altra metà della città a piedi o in bici è
diventato semplice. Questa scenografica infrastruttura, diventata ben presto il simbolo della città, è il più
grande ponte ciclo-pedonale italiano ed uno dei maggiori d’Europa. Un pilone centrale leggermente
inclinato sorregge due rami separati: una pista ciclabile ed un percorso pedonale, che si ricongiungono
all’estremità in un’unica struttura e che vengono retti da una serie di tiranti inclinati.

E’ proprio al poeta “vate” che abbiamo dedicato la prosecuzione della nostra visita. Tornati al centro della
città, ci siamo fermati nel rione di Pescara Vecchia, sulla riva sud del fiume. Un luogo ricco di storia, che ha
dato i natali sia a D’Annunzio che ad un altro pescarese doc: Ennio Flaiano, giornalista, scrittore, critico
cinematografico ma soprattutto sceneggiatore per i maggiori film di Federico Fellini. Qui ristoranti, locali,
pub, birrerie si susseguono occupando con i propri dehors il pavimento lastricato di corso Manthonè e via
delle Caserme
. Gli edifici, per la maggior parte d’epoca ed a due piani, ospitano studi di architettura,
galleria d’arte e showroom. Al civico 37, invece, è nato Flaiano, al quale è dedicato anche una statua
commemorativa. A destra di quest’ultima, su via delle Caserme, incontrerete il Museo delle Genti
d’Abruzzo
, all’interno dell’antico edificio delle caserme Borboniche, dove viene raccontata la storia delle 9
tribù italiche d’Abruzzo e Molise nell’affermazione di Roma, tanto importante da dare il nome di Italia a
tutta la penisola.

Alla fine di corso Manthoné, a due passi da piazza Garibaldi e dal Monumento ai Caduti di Pietro Cascella,
dove nacque Ennio Flaiano al civico 37, potrete visitare la Casa Natale di Gabriele D’Annunzio, dichiarata
Monumento Nazionale nel 1927 su richiesta dello stesso d’Annunzio, che voleva così assicurarla alla tutela
dello Stato. Vi si accede da un piccolo cortile con un pozzetto. D’Annunzio nasce qui il 12 marzo 1863 e vi
resta fino agli 11 anni quando, per proseguire gli studi, si trasferisce a Prato. Ci ritorna negli anni solo in
visita alla mamma. Le stanze al primo piano vengono illustrate dallo stesso poeta attraverso i brani
dell’opera “Il Notturno” con dovizia di particolari e ricordi. Esposti anche preziosi capi del guardaroba del
poeta, come il cappotto rosso per battute da caccia o gare ippiche ed i sandali dorati per le mise estive, e
gli impressionanti calchi del viso e della mano del poeta, realizzati sulla sua salma appena dopo la morte, la
notte del 1° marzo 1938, dall’amico scultore Arrigo Minerbi.

Dopo aver attraversato piazza Garibaldi, vi ritroverete davanti alla Cattedrale di San Cetteo, Santo Patrono
di Pescara, dove il poeta fece seppellire la madre, Luisa De Benedictis. Realizzata nel 1927 nella stessa area
in cui venne demolita la chiesa del SS. Sacramento che versava in cattive condizioni, è un altro esempio
cittadino dello stile architettonico fascista. Completata nel 1938, fu seriamente danneggiata nella facciata
dopo i bombardamenti del 1943. Custodisce un dipinto del Guercino, che raffigura San Francesco D’Assisi e
un organo a canne dorate, oltre alla storica e venerata statua lignea del Santo Patrono.

Dove mangiare e dormire

Strategico per la posizione (su corso Vittorio Emanuele II, ma silenzioso perché in una traversa pedonale), il
b&b “Bella Pescara” (www.bellapescara.com) è un posto in cui le buone pratiche igieniche contro la
diffusione del Covid, sono una cosa seria. In una palazzina terra-cielo interamente occupata dal b&b, stanze
dall’arredamento moderno e dai colori forti, con colonna doccia dotata di idromassaggio. Oltre ad una
pulizia di routine, sono sanificate con AirSan bm, generatore di nebbia a controllo elettronico che sterilizza
gli ambienti chiusi saturando l’aria con presidio medico chirurgico. La colazione, per evitare assembramenti
al buffet in terrazza, è servita direttamente in camera. Macchina del caffè a disposizione nel soggiorno
comune.

Pescara è anche una città dove si mangia squisitamente. Prova ne sono i tre indirizzi che abbiamo provato
per voi. Per il pesce, l’istituzione cittadina è Carlo Ferraioli (www.carloferraioli.it), il cui elegante ristorante
al primo piano, si affaccia sul fiume con vista sul Ponte del Mare. Qui tutto ciò che del mare può essere
portato sulla tavola viene preparato con maestria ed affiancato ad ingredienti che ne esaltano il sapore.
Ogni piatto consente di (ri)scoprire il gusto della tradizionale cucina marinara pescarese.

Se siete amanti della gastronomia di terra, il posto giusto è Taverna 58 (www.taverna58.it) in corso
Manthonè (segnalato anche dalla Guida Michelin e dal Gambero Rosso). Proprio accanto all’ingresso del
forno della famiglia di Ennio Flaiano, custodisce nei suoi sotterranei una selezione di vini abruzzesi. Al suo
interno si possono ammirare un pavimento del II-III secolo d.C. che affiora dall’acqua di un pozzetto ed
alcuni muri di un’abitazione medievale. Aperta nel 1980, ci rimarrà nel cuore per la fellata abruzzese (divino
il pecorino marcetto di Campo Imperatore) e per la chitarrina con funghi e tartufi aquilani.

Immersa nella movida delle vie intorno a corso Umberto I, c’è Piada Piave (www.piadapiave.it), piadineria
gourmet dalla gestione smart. Al già variegato menù, si aggiungono ogni mese piadine con ingredienti
stagionali, tutti di qualità, freschi e preferibilmente a km 0. E’ il caso del crescione di Halloween, perfetta di questi tempi ed in edizione limitata, con crema di zucca, speck Alto Adige IGP, gorgonzola DOP e Pistacchi di Bronte. Tutte le piadine sono preparate secondo l’antica ricetta romagnola, con farine macinate in mulini del posto ed impasti (anche integrali) preparati tutti i giorni, proprio come una volta. Concorsi, sconti e download gratuiti per tutti i clienti tesserati.

Testi  Maristella Mantuano

Foto  V. Liotine

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