Comacchio, detta anche la “Piccola Venezia”, conserva la natura lagunare che per secoli l’ha resa raggiungibile solo a bordo di imbarcazioni. Fondata nel Medioevo su tredici isolotti, è stata unita alla terra ferma solo nel 1821 e deve il suo passato florido proprio alla produzione del sale ed alla pesca.
Sulla costa adriatica, in provincia di Ferrara ma a due passi da Ravenna, Comacchio era un tempo circondata da malsane lagune bonificate da importanti lavori nel XX secolo. Resistono orgogliosamente al tempo i suoi caratteristici canali, dove pranzare a pelo d’acqua o passeggiare tra palazzi d’epoca e ponti monumentali.
Nei vicoli, così simili alle celebri calle veneziane, può capitare di ascoltare ancora il dialetto, diverso da quello delle città circostanti, prova dell’identità forte ed orgogliosa degli abitanti di Comacchio, per secoli uno dei più importanti centri del Delta del Po, snodo di commerci e culture che collegava il Levante e l’Europa continentale.
Cominciate la vostra visita dal simbolo della città: il Trepponti. Costruito nel 1638 su progetto dell’architetto ravennate Luca Danese, a cui si deve una più generale riqualificazione urbana, questo iconico ponte è caratterizzato da cinque ampie scalinate in laterizio che culminano in un rialzo in pietra d’Istria (materiali che caratterizzano gran parte degli edifici storici cittadini). Termina qui il suo corso il canale navigabile Pallotta, che si dirama nel centro storico in una rete di quattro canali più piccoli (Salara, Sant’Agostino, Borgo e San Pietro). Risalgono a tempi più recenti, invece, le due torrette di guardia (che riportano versi dedicati a Comacchio dai celebri poeti Ludovico Ariosto e Torquato Tasso) ed i sei pilastrini in cima alle scalinate. Dello stesso artista anche il vicino ponte degli Sbirri o delle Carceri, all’incrocio tra due canali più grandi e trafficati, attraverso i quali si raggiungeva il mare aperto.
Dinanzi al Trepponti sorge l’Antica Pescheria, ancora oggi sede del mercato ittico. Una costruzione con finestroni semicircolari, “chiusi” solo da inferriate per permettere la libera circolazione dell’aria. All’interno, specie di mattina, è tutto un brulicare di pescatori ed acquirenti, con la mercanzia ben disposta su due lunghe file di tavoli in marmo. Vale la pena soffermarsi anche sul vicino Palazzo Bellini, residenza ottocentesca di una ricca famiglia del posto, adibita adesso ad ospitare l’archivio storico, la biblioteca comunale e la galleria d’arte.
Merita una visita il Museo Delta Antico, in una location d’eccellenza: il settecentesco Vecchio Ospedale San Camillo o Ospedale degli Infermi, che ha smesso di essere utilizzato come nosocomio nel 1970. Attraverso l’esposizione di quasi duemila reperti, in un allestimento ad alto tasso di interazione e coinvolgimento del pubblico, potrete conoscere la storia della civiltà che da sempre abita l’antica foce del Po. Il pezzo forte del museo è il carico di una nave commerciale romana risalente al I secolo a.C. e ritrovata nel 1981, testimonianza dell’epoca di Augusto e del mondo globalizzato di Roma. Interessanti anche le sezioni dedicate alla città etrusca (ma con forte presenza greca) di Spina. Scoperta con il suo abitato ed oltre 4mila tombe a seguito delle opere di prosciugamento delle valli di Comacchio, era il porto privilegiato per l’arrivo di merci destinate alla più grande città etrusca di Felsina (antico nome di Bologna). Il suo decadimento arrivò con l’invasione dei Celti prima e con la crescente influenza romana poi, finendo per essere sommersa dalle acque a causa dell’intervento umano sul territorio. I traffici si spostarono così più a Sud, nella zona di Ravenna, che divenne addirittura capitale dell’Impero Romano d’Occidente tra il 402 ed il 476.
Proseguite la visita in città fino alla centralissima Torre dell’Orologio, ricostruzione dell’originale del 1330, andato distrutto nel 1816 a causa di un cedimento del terreno, fenomeno frequente nelle zone ex paludose. Con il basamento quadrato, custodisce la statua della Beata Vergine della Visitazione in una nicchia.
Proprio accanto c’è la Loggia dei Mercanti (XVII secolo),la cui grande sala rettangolare era utilizzata come deposito per il grano da destinare ai bisognosi. Tra i due archi a tutto sesto, è visibile una targa commemorativa del 1884 in onore all’aiuto che la città diede a Giuseppe Garibaldi. Sotto il portico della loggia, non perdete l’occasione di una sosta al Bar Ragno, uno dei più antichi della città, valido non solo per la posizione, ma anche per la qualità dei prodotti, diversi a qualsiasi ora.
Proseguendo verso ovest, si raggiunge il Duomo di San Cassiano, Patrono della città, con la sua torre campanaria e la struttura interna a navata unica con sei cappelle per lato. Scenografico l’altare settecentesco in marmo con angeli alati e con la statua lignea del Patrono. Interessanti anche il coro a doppio ordine di stalli e l’organo costruito a Modena nel 1728. Dell’originale campanile, crollato nel 1757 a pochi anni dalla sua costruzione, resta solo l’enorme basamento. La torre che troviamo oggi risale infatti al 1868.
Percorrendo la centrale via Mazzini, tra botteghe e negozi di prelibatezze tipiche, si arriva all’imponente Loggiato dei Cappuccini, i cui archi sostenuti da altrettante colonne si susseguono per oltre 400 mt. Attraversandolo tutto, si arriva dinanzi alla facciata neoclassica del Santuario dell’Aula Regia, le cui prime tracce risalgono al X secolo come monastero di Santa Maria in Auregiario. Alla metà del Loggiato, si trova la Manifattura dei Marinati, dove si svolgeva gran parte della produzione ittica della città, a cominciare dalla lavorazione dell’anguilla, oltre che di alici e sarde marinate. Dal 2004 i suoi 1600 mq sono stati riqualificati per ospitare il Museo della Manifattura che ripercorre la vita e la storia delle valli, attraverso barche, attrezzature, documentari ed interviste. Da non perdere la Sala dei Fuochi, cuore dell’intero complesso, in cui sono conservati dodici camini intervallati da nicchie, e quella degli Aceti con i grandi tini e le botti per la salamoia.
Ed è proprio nelle valli che bisogna arrivare per dire di aver visto (quasi tutto) a Comacchio. Per apprezzare al meglio una delle zone con il più alto tasso di biodiversità in Europa, vi consigliamo un’escursione in barca. Specie al tramonto, quando l’acqua immobile si trasforma in uno specchio variopinto, potrete ammirare la bellezza di un’oasi unica, dove dimorano oltre 300 specie di uccelli acquatici ed una numerosa colonia di fenicotteri rosa. Non è un caso che il Parco del Delta del Po sia considerata la capitale di birdwatching italiano. Durante la sosta ai cosiddetti casoni, visiterete le antiche stazioni da pesca, allestite come un tempo, e scoprirete le difficili condizioni di lavoro e di vita dei pescatori di un tempo nelle valli. In alternativa, per gli amanti della mountain bike, la doppia possibilità di noleggiare le bici in autonomia o di farsi condurre da una guida ambientale lungo le decine di sentieri e vie ciclabili, in fitti boschi incontaminati, a pochi metri dall’acqua ed attraverso piccoli centri abitati.
Se capitate in zona in primavera o estate, non dimenticate che Comacchio è anche una città di mare. I 7 lidi che si susseguono lungo la fascia di sabbia dorata e la pineta secolare, offrono un’ospitalità rodata e di qualità, perfetta per chi pratica sport acquatici e per le famiglie.
Un fazzoletto di terra ed acqua, canali e vicoli lastricati, spiagge e lagune, dove gli amanti della natura e quelli dell’arte e della storia, trovano spunti interessanti che li mettono d’accordo nello scegliere un’unica destinazione: Comacchio, le sue valli e la sua costa.
PER SAPERNE DI PIU’ (e per info e prenotazioni su escursioni in barca, MTB e a piedi): www.podeltatourism.it
Mirabilandia
Con i suoi 850.000 mq, oltre 40 attrazioni, 6 aree tematiche, show di prima qualità, punti ristoro, negozi e photocall, Mirabilandia è il più grande parco divertimenti in Italia. Inaugurato nel 1992, è una tappa fissa per chi viaggia con ragazzi e bambini, e dista solo 55 km da Comacchio. La novità 2025 è Nickelodeon Land, la nuova area tematica con attrazioni e servizi, dedicata a SpongeBob e Patrick, Tartarughe Ninja, Dora e PAW Patrol. Tecnologie all’avanguardia per un parco da record: iSpeed il più alto e veloce launch coaster in Italia, Katun il più lungo inverted coaster in Europa, Divertical è il più alto water coaster al mondo ed Eurowheel, con i suoi 90 metri, è la seconda ruota panoramica più alta del continente. Per i più grandi, da non perdere il Ducati World: la prima area tematica ispirata a un brand motociclistico dove provare la guida di una Panigale V4 sul rollercoaster interattivo Desmo Race. Da brivido l’horror house The Walking Dead, ispirata al tema della nota serie tv americana. Sempre tutto esaurito lo show Hot Wheels City-La nuova sfida, acclamato stunt show con il loop mobile più alto (15 mt di altezza). E con la bella stagione, relax e divertimento anche in acqua con Mirabeach, il parco in stile caraibico con sabbia bianca, laguna cristallina, 5 scivoli, area Vip e piscina a onde di 2.000 mq.
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